HDMODELS[HDM35001]1/351/35 a tribute to Rome [ご予約商品:7月12日(金) 締切 9月入荷予定]
HDMODELS[HDM35001]1/351/35 a tribute to Rome
[ご予約商品:7月12日(金) 締切 9月入荷予定]
販売価格: 5,720円(税込)
商品詳細
Questo primo set ? dedicato alla nostra amata citt?: Roma. Si compone di quattro oggetti:
N° 1 Fontana
N° 1 Targa via
N° 1 Tombino
N° 1 Cassetta poste
questi oggetti sono stati interamente progettati da zero ed altamente dettagliati come nello stile della nostra azienda.
La fontana detta anche “Nasone” ? composta da tre elementi in resina e uno in gesso, il coperchio ? smontabile come nella realt? per dare ampia possibilit? di personalizzazione.
Un po’ di storia sul “Nasone” de Roma
Sono passati solo quattro anni dall’ingresso delle truppe italiane che sanciscono la fine del potere temporale dei Papi su Roma. Il primo sindaco della neo capitale d’Italia, il Conte Luigi Pianciani trova una situazione disastrosa. Torna dopo 70 anni di esilio e di peregrinazioni, dopo aver fatto guerre e combattuto contro ogni straniero sul suolo italiano. Colonnello Garibaldino, nel 1849 a capo di soli 700 uomini blocca al Passo del Furlo le truppe austriache venute in aiuto del Papa. Ora deve combattere per ridare dignit? ad una popolazione allo sbando, che vive nella sporcizia e senza aiuti, sovvenzioni o servizi essenziali. Deve combattere anche contro il governo italiano che ? avaro di aiuti verso la capitale e che si rispecchia nelle diverse volont? del ministro delle finanze Quintino Sella.
Riesce comunque ad avere i fondi necessari per creare dei presidi medici, a costruire delle abitazioni, strade e marciapiedi, ed anche a creare quella rete di rifornimento idrico caro al popolo romano, mediante delle fontanelle di ghisa. Insieme all’assessore Rinazzi progetta un modo nuovo di far bere i romani. Non pi? le solite fontane di pietra, di marmo, pompose e scomode, ma banali e funzionali colonnine di ghisa che erogano acqua fresca per dissetare e lavare. Le prime venti fontanelle hanno tre bocchettoni a forma di testa di drago, poi vengono sostituite da una sola cannella ricurva che sancir? il loro soprannome definitivo: “er nasone”.
Alte 110 cm, pesanti 100 kg, hanno una semplice grata dove defluisce l’acqua che scorre perenne. Cosa strana, le fontanelle si infuocano al sole estivo ma l’acqua resta fredda perch? scorre in continuazione. Inoltre viene utilizzato un metodo che solo i “locali” conoscono bene per bere senza scomporsi ed ? soprattutto igienico. Un semplice forellino posto sopra la cannella fa uscire un getto di acqua, tappando l’uscita generale. Nel corso dei secoli il “nasone” resta invariato nella forma e nei materiali. Solo i ricorsi storici dell’ultima guerra provano a modificarlo, inserendo il fascio littorio e l’anno fascista della posa in alcuni esemplari. In altri, al Foro Italico appare la scritta “CONI”. Alcuni riportano la scritta “Acquedotto Acqua Marcia”. Nel territorio del comune di Roma i “nasoni” sono circa 2.500, dei quali 280 all’interno delle mura; a questi si aggiungono altre 114 fontanelle che distribuiscono gratuitamente acqua ai romani, ai turisti e agli animali di Roma.
Ad oggi solo tre esemplari della prima versione sono visibili a Roma. Una si trova nella Piazza del Pantheon, e purtroppo ha il cannello centrale mancante. Un’altra si trova ai piedi della scalinata di Via delle Tre Cannelle (il riferimento ad un’altra fontana pi? antica), una traversa di Via IV Novembre. Si dice che questa sia una copia rifatta in epoca pi? recente. La terza, non funzionante si trova a Via San Teodoro, ai piedi del Palatino.
N° 1 Fontana
N° 1 Targa via
N° 1 Tombino
N° 1 Cassetta poste
questi oggetti sono stati interamente progettati da zero ed altamente dettagliati come nello stile della nostra azienda.
La fontana detta anche “Nasone” ? composta da tre elementi in resina e uno in gesso, il coperchio ? smontabile come nella realt? per dare ampia possibilit? di personalizzazione.
Un po’ di storia sul “Nasone” de Roma
Sono passati solo quattro anni dall’ingresso delle truppe italiane che sanciscono la fine del potere temporale dei Papi su Roma. Il primo sindaco della neo capitale d’Italia, il Conte Luigi Pianciani trova una situazione disastrosa. Torna dopo 70 anni di esilio e di peregrinazioni, dopo aver fatto guerre e combattuto contro ogni straniero sul suolo italiano. Colonnello Garibaldino, nel 1849 a capo di soli 700 uomini blocca al Passo del Furlo le truppe austriache venute in aiuto del Papa. Ora deve combattere per ridare dignit? ad una popolazione allo sbando, che vive nella sporcizia e senza aiuti, sovvenzioni o servizi essenziali. Deve combattere anche contro il governo italiano che ? avaro di aiuti verso la capitale e che si rispecchia nelle diverse volont? del ministro delle finanze Quintino Sella.
Riesce comunque ad avere i fondi necessari per creare dei presidi medici, a costruire delle abitazioni, strade e marciapiedi, ed anche a creare quella rete di rifornimento idrico caro al popolo romano, mediante delle fontanelle di ghisa. Insieme all’assessore Rinazzi progetta un modo nuovo di far bere i romani. Non pi? le solite fontane di pietra, di marmo, pompose e scomode, ma banali e funzionali colonnine di ghisa che erogano acqua fresca per dissetare e lavare. Le prime venti fontanelle hanno tre bocchettoni a forma di testa di drago, poi vengono sostituite da una sola cannella ricurva che sancir? il loro soprannome definitivo: “er nasone”.
Alte 110 cm, pesanti 100 kg, hanno una semplice grata dove defluisce l’acqua che scorre perenne. Cosa strana, le fontanelle si infuocano al sole estivo ma l’acqua resta fredda perch? scorre in continuazione. Inoltre viene utilizzato un metodo che solo i “locali” conoscono bene per bere senza scomporsi ed ? soprattutto igienico. Un semplice forellino posto sopra la cannella fa uscire un getto di acqua, tappando l’uscita generale. Nel corso dei secoli il “nasone” resta invariato nella forma e nei materiali. Solo i ricorsi storici dell’ultima guerra provano a modificarlo, inserendo il fascio littorio e l’anno fascista della posa in alcuni esemplari. In altri, al Foro Italico appare la scritta “CONI”. Alcuni riportano la scritta “Acquedotto Acqua Marcia”. Nel territorio del comune di Roma i “nasoni” sono circa 2.500, dei quali 280 all’interno delle mura; a questi si aggiungono altre 114 fontanelle che distribuiscono gratuitamente acqua ai romani, ai turisti e agli animali di Roma.
Ad oggi solo tre esemplari della prima versione sono visibili a Roma. Una si trova nella Piazza del Pantheon, e purtroppo ha il cannello centrale mancante. Un’altra si trova ai piedi della scalinata di Via delle Tre Cannelle (il riferimento ad un’altra fontana pi? antica), una traversa di Via IV Novembre. Si dice che questa sia una copia rifatta in epoca pi? recente. La terza, non funzionante si trova a Via San Teodoro, ai piedi del Palatino.
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